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Che vuoi che sia - Recensione

19/11/2016 | Recensioni |
Che vuoi che sia - Recensione

Dopo Noi e la Giulia (2015), Edoardo Leo, ancora una volta nelle vesti di regista, sceneggiatore e protagonista, ritorna sul grande schermo dando vita ad una commedia amara che riflette sulla realtà di oggi, fatta di social network, notorietà facile, crowdfunding, sogni, speranze e spesso la mancanza di denaro per riuscire a realizzarsi.

Il protagonista è Claudio (Edoardo Leo) fidanzato con Anna (Anna Foglietta): i due continuano a rimandare il progetto di un figlio nell'attesa che la loro situazione economica migliori. Le speranze sono riposte in una piattaforma web ideata da Claudio, ma il crowdfunding lanciato per svilupparla non dà i risultati che voleva. Una sera, ad una festa, complici alcol e delusione, Claudio però, registra un video che posta per scherzo lanciando una sfida al "popolo di Internet": fare un'offerta per un video hard, girato con Anna, da mettere online. La provocazione, però, viene presa sul serio e, mentre la loro celebrità aumenta, le donazioni raggiungono una cifra incredibile. Cosa faranno al termine dell'asta?

Mettersi a nudo, mandare in fumo la propria carriera, spogliarsi della propria dignità: Claudio e Anna sono disposti a questo pur di guadagnare, costruirsi un futuro ed una famiglia? A quanto pare sì, anche se strada facendo, i dubbi, le discussioni e le liti porteranno a farli riflettere.

L'istinto e la tentazione sono quelli di guadagnare facile, sconfiggere la crisi con le armi che oggi vanno tanto di moda: la rete, Youtube e i social, dove la gente condivide, comunica, dimostrando però di non aver limiti, di buttare all'aria anche la poca moralità rimasta.
Leo prende di mira proprio le celebrity nate sul web ed è proprio allo spettatore che si rivolge, definendo i creatori di queste star, come ha fatto Umberto Eco, ''legioni di imbecilli''.

Tutto ha origine dal selfie: Claudio odia la parola e farli, li vede come un punto di non ritorno, il biglietto di sola andata per incanalarsi al resto della massa. Un po' come in Smetto quando voglio (2014), film di Sydney Sibilia dove Leo era una dei protagonisti è proprio lui a sfogarsi contro Anna, confessando di sentirsi infelice e frustrato: laureato, con capacità da dimostrare, ma nessuno che lo prenda sul serio e incapace di realizzarsi.

La rete, i social, il crowdfunding e alla fine, il rendersi ridicoli, sembrano essere l'unico modo per ''avere successo''. Grottesco ma ben ancorato alla realtà, Che vuoi che sia sfonda il muro dell'ipocrisia facendo riflettere proprio su come va il mondo oggi: si è disposti a rinunciare a poco, non si è pronti agli imprevisti della vita, mentre nel passato ''in qualche modo si faceva''.

Edoardo Leo dopo il suo primo film da regista ritorna più carico di prima, con una pellicola neorealista, agrodolce, in gradi di strappare risate, ma soprattutto far riflettere. Ed è alla fine la satira la vera protagonista, per una commedia atipica, che critica e si autocritica, dimostrando come va il mondo e come andava invece una volta... forse meglio!

Alice Bianco

 


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